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Il fenomeno dei Bed and Breakfast nella realtà del turismo moderno

di Viviana Hutter
Istituto Universitario Navale di Napoli
Facoltà di Economia - Corso di Management delle Imprese Turistiche

Relatore: Chiar.mo Prof. Franco Garbaccio
Tesi di laurea di: Viviana Hutter

4.5 - Alcuni dati sull'offerta Bed and Breakfast

Dal punto di vista normativo, come si è già detto, non vi sono a livello nazionale provvedimenti riguardanti espressamente la formula del B&B.

Sono invece diverse le Regioni che, negli ultimi anni, hanno adottato una normativa che regola specificatamente tale tipologia ricettiva (senza farlo ricadere in categorie affini ma anche profondamente diverse come quella dell'affittacamere), a partire dal Lazio nel 1997 (L.R. 29/5/1997 n. 18) . Pertanto anche in Italia il B&B integra il comparto ricettivo ampliando l'offerta turistica.

Parallelamente a questa recentissima evoluzione normativa, tuttora in corso, in Italia la cultura del B&B, pur non ancora radicata, appare in fortissima espansione. Una ricerca dell'Osservatorio turistico delle città d'Arte già nel 1999 aveva individuato, ad esempio, ben 12 associazioni di Bed & Breakfast, due guide su carta vendute in libreria, diverse guide su Internet e 2 operatori specializzati.

Inoltre, da un'indagine condotta dall'ANBBA (Associazione Nazionale Bed & Breakfast e Affittacamere) relativa al 2000, risulta che solo nel Lazio (anche grazie all'effetto Giubileo) sono state avviate circa un migliaio di strutture , mentre in Veneto ed Emilia sono circa una cinquantina. Altre regioni ne hanno pochissime, a causa di vuoti normativi o difficoltà burocratiche dovuti anche alla novità del fenomeno. Secondo i dati elaborati dall'ANBBA, un anno fa i B&Bs italiani mettevano a disposizione meno di cinquemila posti letto, mentre fra quattro anni questa cifra potrebbe sfiorare le 30mila unità, arrivando a garantire circa lo 0,6% della ricettività totale.

Non poco per un fenomeno che fino ai primi anni '90 era praticamente sconosciuto nel nostro paese, fatta eccezione per l'Alto Adige dove è una tradizione da tempo.

Infatti, sebbene anche l'Italia vanti radici storiche importanti nell'ospitalità domestica, il Bed and Breakfast si è diffuso in maniera significativa nel nostro paese solo nell'ultimo triennio, sotto la spinta dell'emergenza del Giubileo 2000.

L'offerta turistica italiana è storicamente legata, da un lato, ad un turismo balneare e stanziale che, pur fortemente stagionalizzato, è caratterizzato da indici di utilizzazione elevatissimi, tali da aver favorito la diffusione ed il consolidamento di strutture alberghiere, anche a conduzione familiare e, dall'altro lato, alle città d'arte, nelle quali le rendite di posizione e la crescente domanda internazionale hanno spinto in una direzione analoga.

La mancanza di dati ufficiali, e quindi di certezze e di omogeneità nella rilevazione delle presenze nel settore del B&B, da attribuirsi alla novità del fenomeno in Italia, causa enormi difficoltà di stima del movimento turistico che esso alimenta. I Network che hanno reso disponibili in maniera aggregata i propri dati mostrano comunque un trend di raddoppio delle presenze dal 1998 al 2000; rimane invece stabile la media di 2,5 persone a prenotazione e 2,5 giorni di permanenza. Una stima poco rigorosa ma estremamente plausibile fornisce un'indicazione di circa 230.000 presenze per il 2000 nei B&Bs appartenenti a network ufficiali.

Si contano, ad oggi, più di duemila Bed and Breakfasts sparsi per lo stivale - un giro d'affari di 2,4 milioni di euro (quasi 5 miliardi di lire) e 8.000 prenotazioni l'anno - che fanno dell'accoglienza in famiglia, con i suoi bassi costi di avvio e gestione ed i conseguenti bassi prezzi praticati, gli ingredienti vincenti di una formula già diffusissima nel mondo anglosassone.

Come si vedrà nel seguito del capitolo, nove delle più importanti associazioni di B&B a livello nazionale, tra le quali in particolare Bed & Breakfast Italia (che da sola conta 1.100 associati), riuniscono ben 2.170 strutture.

L'Osservatorio turistico delle città d'Arte con la già citata ricerca sul campo, svolta nelle città d'arte inviando un questionario ai titolari di B&Bs (cui hanno risposto 65 strutture, pari a circa il 17% degli interpellati), nei mesi tra luglio e settembre 1999 , ha fatto emergere informazioni interessanti sul fenomeno:

  1. Le strutture si localizzano prevalentemente al Centro (46%) rispetto al Nord (33%) e al Sud (21%);
  2. Tra le "facilitazioni" offerte ai clienti, si trova spesso il parcheggio (75%), a volte la piscina (23%) e le stanze per non fumatori (30%). Più rara l'accessibilità ai disabili (16%);
  3. Anche se le percentuali sono piuttosto contenute, vi è un ampia gamma di servizi offerti oltre la prima colazione come il noleggio biciclette (33%), la lavanderia (30%), le visite guidate (19%), gli incontri a tema (16%), la cena (19%), il quotidiano gratuito (10%), le attività sportive con istruttore (7%).