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Villa Fogazzaro
La villa attuale è l'ammodernamento di un precedente villino di campagna realizzato dai Chiericati nel '500.
Nel 1824, la proprietà fu aquistata da Giovanni Antonio Fogazzaro, nonno del romanziere, che nel 1846 commissionò all'architetto A. Caregaro Negrin la radicale trasformazione della villa in chiave neoclassica.
La costruzione precedente, con piano rialzato e mezzanino, venne sopraelevata per ricavare il primo piano abitabile e il mezzanino centrale, mentre le facciate furono totalmente modificate.
All'inizio del '900, don. Giuseppe Fogazzaro, zio dello scrittore (che qui viveva assieme al fratello Luigi, primo sindaco di Montegalda) intraprese alcuni lavori nel parco e, poco dopo, il successivo proprietario Giuseppe Roi aggiunse alla villa le ali verso nord.
Antonio Fogazzaro, che soggiornava a Montegalda nei periodi di villeggiatura, ambientò alcune pagine di "Piccolo Mondo Moderno" in questa villa dove custodiva, al terzo piano, un singolare diario intimo: lo scrittoio, nel cui cassetto il romanziere incise le date di inizio e fine dei suoi più celebri romanzi e parole d'angoscia nel giorno della morte del figlio Mariano.
In anni recenti l'edificio è stato oggetto di un accurato restauro, come il parco che lo circonda, dove si mescolano, i caratteri rigorosamente geometrici di un giardino all'italiana, con quelli più naturali del parco romantico, ben inserito nel dolce paesaggio collinare di Montegalda.
L'ampio parco della Villa comprende anche il Monte Roccolo, dove è presente la piccola torre per la cacciagione "roccolo" e poco oltre il monumento a Luigi Fogazzaro. Più in basso, nel primo '900, fu costruita dallo scrittore, una -specola- in stile liberty.