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LA CASA VECCHIA - Recupero e rifunzionalizzazione come bed&breakfast di un edificio rurale in Toscana

di
Università degli Studi di Genova
Scuola politecnica
Corso di Laurea Magistrale in Architettura
Tesi di Laurea in Statistica del Turismo
Relatrice: Prof.ssa Arch. Lucina Napoleone
Correlatore: Prof. Arch. Andrea Giacchetta
Anno accademico: 2015-2016
Sessione di Laurea: Marzo 2016

2 - Cenni storici Comune Fosdinovo

Fosdinovo (la “Fauce Nova”, la foce stradale nuova) deve a questa sua naturale collocazione fra il mare e la montagna interna, lunigianese prima e, poi, appenninica, gran parte della sua storia e delle sue vicende. Una terra di raccordo, politica, commerciale, economica, fra i porti e l’oltremare con le terre interne e l’Europa.

Terra toscana ma incuneata da ogni parte nella Liguria, questa apertura verso il mare e verso mondo fu la fortuna e la disperazione di Fosdinovo: una terra aperta lo è per chi porta ricchezza come per chi porta guerra, morte e distruzione e mai, come nel ‘900 Fosdinovo e la Lunigiana lo sperimentarono.

I Liguri Apuani lasciano qui, nella ricca necropoli di Pulica, segni straordinari (come il “Guerriero di Pulica”) della loro presenza ed attività lungo una pista battuta. Successivamente i Romani, fondando Luni (da cui scaturì il nome Lunigiana), consolidano la storia dei transiti e dei traffici, per la via pubblica che passava le terre dove sorse, più tardi, Fosdinovo.

E’ infatti il Medioevo che appartiene a Fosdinovo, in tutte le sue fasi, fino all’affermazione della famiglia più forte in Lunigiana, i Malaspina, il casato feudale che fu centrale nelle terre della Diocesi di Luni. Sull’origine di questo nome si sprecano teorie e leggende. Una di queste, illustrata in un dipinto conservato in una sala del castello, ne fa risalire l’origine all’anno 540 d.C. quando il giovane nobile Accino Marzio vendicò la morte del padre sorprendendo il re dei Franchi Teodoboerto nel sonno e trafiggendolo alla gola con una spina. Il grido disperato del re “Ah! mala spina!” dette origine al cognome.

Nel 1221 la famiglia Malaspina si divide in due rami, i Malaspina dello Spino Secco ed i Malaspina dello Spino Fiorito. Questi ultimi prenderanno possesso, fra gli altri, del feudo di Fosdinovo e del suo castello dove, nel 1306, sarà ospitato Dante Alighieri, grande amico dei Malaspina.

La costruzione dell’imponente fortezza, innalzata a dominio e difesa del primitivo Castro di Fosdinovo, ebbe inizio nella seconda metà del XII secolo. Il castello oggi si compone di una pianta quadrangolare con quattro torri rotonde orientate, un bastione semicircolare, due cortili interni di cui uno centrale, camminamenti di ronda sopra i tetti, giardini pensili, loggiati e terrazze. Protetto anticamente da un ponte levatoio, l’ingresso si apre su un piccolo cortile dove si trovavano i cannoni difensivi, con una colonna marmorea romanica che sostiene i loggiati superiori. Da qui partono le larghe rampe di scale che conducono al grande cortile centrale. Attraverso l’elegante porticato rinascimentale con colonne in pietra, si accede alle sale del Castello, arredate ed affrescate alla fine del 1800.

Testimone di pace e della vita civile ed economica, è la Villa dei Malaspina di Caniparola, squisito modello di arte settencentesca che, con la sua vastissima tenuta agricola, mostra un quadro della vita di allora. La conformazione attuale della villa, è l’esito degli interventi di Carlo Agostino Malaspina alla fine del XVII secolo e, di Gabriele, nel primo ventennio del XVIII. Il primitivo nucleo del complesso monumentale è costituito da una torre quadrata, citata nel 1231 come “castello detto di Monte Giovanni”. L’ampliamento seicentesco della Villa è probabilmente da mettere in relazione con la realizzazione del nuovo viale di accesso alla tenuta. L’edifico si sviluppa su tre piani, con un piano nobile interamente affrescato dal pittore pontremolese Giovan Battista Natali. All’interno un grandioso salone a doppio volume ed una bellissima biblioteca, affacciata sul giardino all’italiana, che è probabilmente il più interessante di tutta la Lunigiana storica.

Fosdinovo è, come in passato, la Porta della Lunigiana, una porta da cui si entra per conoscere storia, tradizioni ed identità.

Recupero come B&B di un edificio rurale in Toscana - Immagine 2

Figura 2 Vista del borgo medievale di Fosdinovo con la valle

Recupero come B&B di un edificio rurale in Toscana - Immagine 3

Figura 3 Vista del castello Malaspina, borgo e contesto paesaggistico