Analisi del mercato dei Bed & Breakfast

“BED & BREAKFAST, TWO AND SIX”. Così era scritto sulle insegne poste all’esterno delle abitazioni inglesi per descrivere i servizi offerti (letto e colazione) e le tariffe richieste (2,6 scellini) a coloro che cercavano un luogo dove pernottare. Poche parole che non lasciavano dubbi sull’offerta e sul prezzo: chi sceglieva di fermarsi sapeva a cosa andava incontro.

Con il passare degli anni, naturalmente sono cambiati i prezzi ma i servizi offerti sono aumentati e, talvolta, segmentati sulla domanda, e alla semplice insegna si sono aggiunte le guide, siti internet e tanti altri canali di promozione, ma la filosofia che sottende al Bed & Breakfast è sempre la stessa: aprire la propria casa agli ospiti.

La semplicità di questa forma di accoglienza non consente di risalire in modo preciso all’epoca e al luogo di nascita, ma si può supporre che il Bed & Breakfast sia l’istituzionalizzazione di una necessità diffusa nei secoli scorsi quando, sia per la scarsità dei collegamenti sia per l’assenza di rapidi mezzi di trasporto, i viandanti, in assenza di locande, chiedevano ospitalità presso case private. E’ dalle isole britanniche (intese come Regno Unito e Irlanda) che deriva non solo il nome, ma anche il consolidamento di una formula che poi si è affermata anche a livello internazionale diffondendosi prima nelle nazioni anglofone (come USA e Australia), e, a partire dagli anni ’60 e ’70 in Europa iniziando dal Nord per poi spopolare ovunque nei grandi Paesi, come in quelli minori. Col passare degli anni i Bed & Breakfast, diventano, così, temutissimi rivali delle strutture alberghiere più consolidate, e oggi sono sempre più in competizione tra loro e alla continua ricerca di servizi esclusivi che caratterizzino la propria offerta.

Il termine “Bed & Breakfast” (comunemente abbreviato come B&B) tradotto in Italiano significa letteralmente “Letto e Colazione” ma in realtà significa molto più di questa lapidaria definizione anglosassone.

Il fenomeno Bed & Breakfast nasce dall’idea di conciliare l’ospitalità di un ambiente familiare, le capacità professionali degli alberghi e le abitudini, la cultura e le tradizioni del posto e costituisce attualmente la tipologia di offerta turistica più richiesta, tanto da rappresentare in nazioni come l’Irlanda circa il 20% del mercato del turismo c.d. incoming.

In Italia tale fenomeno ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi 6-7 anni e si sta assestando nella cultura popolare crescendo sempre di più anche se non mancano gli ostacoli da quelli burocratici a quelli strettamente legati alla concorrenza con le grandi strutture alberghiere, soprattutto per quanto riguarda il contendersi del segmento business.

Il Bed & Breakfast rappresenta il punto di partenza per la valorizzazione e il rilancio dei piccoli centri di cui la nostra terra è costellata e per rispondere all’abbandono e al degrado di tante grandi città. In atto, la parte del leone la fanno le città d’arte e i centri storici delle grandi città ma li troviamo dispersi dovunque, dai monti della Valle d’Aosta alle coste meridionali della Sicilia. In ogni modo, attualmente il fatturato dei B&B italiani si aggira sui 160 milioni di euro.

Il cliente che sceglie la formula B&B è un cliente che, alle strutture professionalmente organizzate degli alberghi, preferisce un’esperienza più diretta dell’ambiente; calandosi nel contesto sociale e culturale di una famiglia del luogo scelto, egli ha l’opportunità di vivere l’esperienza unica di vedere per qualche giorno quel posto con gli occhi di chi ci abita di percepirne, attraverso di loro, gli odori, i sapori, le sensazioni e le emozioni. Di contro, chi offre ospitalità è di solito attratto, al di là delle motivazioni economiche, che, comunque possono rappresentare una buona fonte di integrazione al reddito familiare, dal desiderio di allacciare rapporti interculturali con persone di tutto il mondo, parlare lingue diverse, fare nuove amicizie, cioè immergersi in quello che è ormai comunemente definito il “Villaggio Globale”.

La formula del B&B esalta la cultura e il gusto locale in un contesto globalizzato tanto che, in questo caso, si potrebbe parlare di “Villaggio Glocale” (termine dissonante ma che meglio di altri evoca e descrive la situazione volta ad esaltare il “locale” senza uscire dalla realtà della globalizzazione).

I B&B italiani attivi sono circa 20.000 e sono dislocati su tutto il territorio nazionale. Dall’ultima indagine ISTAT si evince che il 34% delle strutture si trova al Nord, il 27% al Centro e il restante 18% al Sud.

Grafico 1: Dislocazione per aree geografiche dei Bed & Breakfast in Italia, 2008

In una ulteriore classificazione si è riscontrato che il 35% delle strutture certificate si trova nei centri urbani (grandi aree metropolitane e centri storici), il 23% in campagna e nelle zone rurali, il 17,5% in località balneari e costiere, il 4,5% in montagna, il 2,5% ai laghi; il restante 3,5% non può essere classificato in nessuna delle precedenti aree perché in prossimità delle grandi arterie di comunicazione, degli aeroporti e dei porti.

Grafico 2: Dislocazione per caratteristiche territoriali dei Bed & Breakfast in Italia, 2008

Il prezzo medio di una notte si attesta sui 35,00 Euro. I pernottamenti effettuati mediamente ogni anno da ciascun B&B italiano sono 190. Il numero è stato estratto dal giro di prenotazioni registrate attraverso Internet e in base alle dichiarazioni rese dai gestori. Il fatturato complessivo dei B&B in Italia relativo al 2007 si attesta su circa 130 milioni di Euro, per una media di 6.650 Euro all’anno per ogni B&B.

Nel 2003 si stimava un fatturato annuo di 4.000 Euro per B&B, con un fatturato complessivo diretto (ossia escluso l’indotto generato dai circuiti, dalle associazioni, dai rapporti con altri operatori) di 20 milioni di Euro.

Grafico 3: Trend 2003-2008 del fatturato complessivo dei Bed & Breakfast italiani, 2008