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CIN - Tutto ciò che c'è da sapere

CIN - Tutto ciò che c'è da sapere

Preparatevi da subito alla richiesta del CIN, sembra che non ci sarà alcun automatismo, ma dovrà essere richiesto espressamente sulla piattaforma nazionale del Ministero, anche se avete già un codice identificativo regionale.

Cosa serve?

- Bisogna avere Spid o CIE (Carta Identità Elettronica).
- Bisogna avere i dati catastali dell'immobile in cui si opera.
- Gli Affitti Brevi devono essere in regola con estintori e rilevatori di gas.
Esonero dai rilevatori, secondo le ultime FAQ: "Sono, invece, esonerati dall’obbligatoria installazione dei dispositivi di rilevazione di gas combustibili e di monossido di carbonio i locatori di unità immobiliari non dotate di impianto a gas e rispetto alle quali sia escluso, con certezza, il rischio di rilasci incontrollati di gas combustibili o di formazione di monossido di carbonio". Per altre strutture ricettive (B&B, Affittacamere, Case Vacanza) la legislazione antincendio è "incerta"; consigliamo comunque di controllare cosa dice a proposito la propria legge regionale o di adeguarsi comunque alle stesse regole delle locazioni turistiche / brevi.

CIN - Codice Identificativo Nazionale

La piattaforma nazionale (BDSR) per ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN), obbligatorio per poter operare per TUTTE le strutture ricettive, con o senza partita iva, e le Locazioni Turistiche / Brevi, è entrata nella sua prima fase di sperimentazione il 3 giugno 2024 per le regioni Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d'Aosta, Veneto.

La sperimentazione terminerà entro il 1 settembre 2024 e in quel momento verrà pubblicato l'annuncio sulla Gazzetta Ufficiale del lancio della piattaforma. Ci saranno sessanta giorni di tempo per richiederlo, decorsi i quali si rischiano multe variabili dalle 800 alle 8000 euro per le attività ricettive e da 500 a 5000 euro (per ogni struttura) per le piattaforme OTA che non pubblicheranno il CIN delle strutture.

A giudicare dalle segnalazioni ricevute durante i primi giorni di fase sperimentale (al momento solo per le strutture della Puglia, Veneto, Abruzzo, Lombardia, Marche, Sicilia, Liguria e Sardegna), ci sono alcune criticità che forse non erano state messe in conto e che potrebbero pregiudicare l'ottenimento del CIN nei sessanta giorni previsti dalla legge da tutte le strutture ricettive interessate.

Vediamo quali sono.

1) Si pensava che sarebbe stata la regione a ricodificare automaticamente il Codice Regionale in CIN, invece no! Bisogna accedere alla piattaforma del Ministero (con SPID o Carta di Identità Elettronica), compilare i dati che eventualmente mancano o correggere quelli esistenti, e richiedere espressamente il CIN. Se non avete ancora lo SPID o la CIE, pensateci ora!

2) Le nuove attività non potranno semplicemente registrarsi sulla piattaforma nazionale del ministero e ottenere il CIN. Ci dovrà essere sempre e comunque un passaggio "regionale". Quindi, qualora non siate ancora una struttura regolarmente registrata, vi consigliamo di farlo subito sul sito della vostra regione e solo dopo potrete richiedere il CIN.

3) Le segnalazioni di dati errati sono parecchie. In questo caso la correzione non è automatica. Bisogna aprire una segnalazione sulla piattaforma nazionale, che arriverà alla regione di competenza, e la regione di competenza avrà 30 giorni per rispondere. Verrà comunque emesso un CIN provvisorio che potrà essere poi comunque revocato dalla regione in caso i controlli fallissero. Non attendete quindi gli ultimi giorni disponibili per accedere alla piattaforma, fatelo subito nei primi giorni (l'accesso alla piattaforma nazionale per tutte le regioni è previsto ai primi di settembre).

4) Molti vostri colleghi si sono bloccati alla richiesta di Codice Ateco. Tali codici li hanno solo le strutture con partita iva. Se non avete la partita IVA non dovete mettere nulla (scegliete "assente" dal menù a tendina).

5) Le Locazioni Turistiche / Brevi devono autocertificare di essere in regola con estintori e rilevatori di gas. Si era sparsa la voce che l'obbligo di estintori e rilevatori per le locazioni turistiche / brevi fosse subordinato a dei fantomatici decreti attuativi. No! Tale obbligo è in vigore da dicembre 2023, come previsto dal decreto-legge 18 ottobre 2023 n. 145, art. 13-ter.

6) Bisogna fornire i dati catastali dell'immobile in cui si esercità l'attività.

7) Ad oggi, non sembra che le piattaforme OTA avranno modo di controllare automaticamente la validità del CIN; solo "manualmente" da un apposito form. Riteniamo che il Ministero metterà comunque presto a disposizione delle API che consentano il controllo automatico.

Il Webinar di Extralberghiero.it

[ Nota Bene - La possibilità di richiedere il CIN per tutte le Regioni sarà possibile dai primi di settembre. Al momento la procedura è sperimentale e aperta solo alle strutture della Abruzzo, Calabria, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto ]

Link & Fonti:

Banca Dati Nazionale Strutture Ricettive

Manuale Manuale Operatore Privato – Richiesta CIN

FAQ del Ministero (seguitele, perché si aggiornano man mano)

Nuove Norme per le Locazioni e l'Extralberghiero: CIN e altre regole

Richiedi SPID

Come ottenere i dati catastali del proprio immobile in 2 minuti