Con l’approvazione della recente riforma sulle locazioni brevi e le strutture extra-alberghiere in Italia, è diventato obbligatorio esporre il Codice Identificativo Nazionale (CIN) all’esterno dell’immobile. Questo obbligo, previsto dalla Legge, mira a garantire trasparenza e tracciabilità nel settore turistico, contrastando forme irregolari di ospitalità e l’evasione fiscale.
La normativa non fornisce dettagli precisi sulle dimensioni e le modalità di esposizione del CIN, lasciando ai circa 400.000 proprietari interessati la libertà di interpretare come adempiere a questa nuova disposizione.
Tuttavia, è chiaro che il CIN deve essere esposto all’esterno dello stabile in cui si trova l’appartamento o la struttura, garantendo il rispetto di eventuali vincoli urbanistici e paesaggistici.
Secondo la FAQ 1.4 del Ministero, l’obbligo di possedere ed esporre il CIN è generalizzato e non prevede eccezioni. Inoltre, se una struttura è soggetta già all’obbligo di esporre un codice identificativo regionale o provinciale, dovrà richiedere e mostrare anche il CIN. Le disposizioni relative ai codici identificativi previsti dalle normative delle Regioni, delle Province Autonome e dei Comuni rimangono comunque valide, pertanto, in alcune regioni, sarà necessario esporre entrambi i codici.
Per rispettare la normativa in modo adeguato, si possono adottare diverse soluzioni pratiche e visibili a seconda del tipo di immobile:
Appartamenti in Condomini
Inserire il CIN nella targhetta del citofono può essere una soluzione pratica ed efficace, a patto che i citofoni siano posizionati all’ingresso del palazzo e siano facilmente accessibili. In questo modo, il codice sarebbe visibile a tutti i visitatori senza alterare l’estetica dell’edificio.
Case Singole e Villette
Per le case indipendenti, il CIN potrebbe essere esposto su una targhetta resistente alle intemperie fissata vicino all’ingresso principale o sul cancello. Un’altra opzione potrebbe essere quella di inciderlo su una placca metallica o un supporto di materiale duraturo, posizionandolo in un luogo ben illuminato e facilmente visibile dalla strada.
Strutture con Ingressi Multipli
In caso di strutture con più ingressi, è consigliabile esporre il CIN in ogni punto di accesso principale, assicurando che sia leggibile e conforme ai requisiti legali.
Soluzioni Digitali
Considerare l’uso di QR code accanto al CIN, che permette ai visitatori di accedere facilmente a ulteriori informazioni sulla struttura. Questo può essere particolarmente utile per strutture con molta affluenza.
Qualunque sia la soluzione scelta, è fondamentale che il CIN sia esposto in maniera chiara e permanente, garantendo la massima visibilità e leggibilità, nel rispetto delle normative vigenti.
Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) viene generato con il seguente formato:
- Prefisso “IT”
- Codice ISTAT della provincia (3 caratteri)
- Codice ISTAT del comune (3 caratteri)
- Codice di classificazione ISTAT delle strutture turistico-ricettive e delle unità immobiliari in locazione breve o per finalità turistiche (2 caratteri)
- Stringa alfanumerica casuale (massimo 8 caratteri).
Pertanto, il CIN avrà una lunghezza massima di 16 caratteri, composta come segue:
- 2 caratteri per il prefisso “IT”
- 3 caratteri per il codice ISTAT della provincia
- 3 caratteri per il codice ISTAT del comune
- 2 caratteri per il codice di classificazione ISTAT
- fino a 8 caratteri per la stringa alfanumerica casuale
Esempio di formato del CIN: IT12345678A1B23456.
IMPORTANTE: Indicate ed esponete il vostro CIN sempre in MAIUSCOLO. Sembra che il sistema di ricerca e controllo del CIN del Ministero non riesca a trovare la struttura corrispondente se qualcuna delle lettere del codice è scritta in minuscolo.