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La notte delle streghe

Mancano solo pochi giorni al solstizio d’estate. Il giorno più magico dell’anno. Il giorno in cui il sole raggiunge la massima inclinazione positiva rispetto all’equatore celeste per poi riprendere il cammino all’inverso…comincia l’estate. Noi crediamo che cominci l’estate ma in realtà da qual momento in poi il sole inizia a calare per dissolversi alla fine della sua corsa verso il basso e perdersi nella brume invernali. Sarà all’altro solstizio, quello d’inverno, che il sole, raggiunto il momento di vita più breve, comincerà a crescere e le giornate ad allungarsi per lasciare il posto all’estate.. E’ ciò che avviene da sempre, è la corsa infinita e ciclica delle stagioni. In tutto il mondo, in tutte le tradizioni , in tutte le religioni il solstizio d’estate viene festeggiato, fatelo anche voi...come meglio credete, magari inventandovi un nuovo rituale o adattandone uno esistente, non sarete soli…un cospicuo numero di “neopagani” vi farà compagnia.

In corrispondenza dei due solstizi si situano presso molte civiltà le feste “cruciali” di tutto l’anno, quelle nei quali si aprono le porte che mettono in comunicazione con l’altro mondo. Accadono in questa notte eventi meravigliosi, prodigi, incontri magici come avviene nel Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare in cui realtà e sogno si confondono a tal punto da non poterli distinguere (secondo le tradizioni nordiche il 24 giugno è il giorno di mezza estate, Midsummer’s Day). La tradizione popolare racconta che in questa notte tutte le streghe e gli spiriti maligni si danno appuntamento ai crocicchi delle strade, lungo i sentieri bui e nei luoghi deserti fino all’alba. Per questo, durante la Notte di San Giovanni, bisogna andare in giro con un mazzetto di erbe odorose raccolte prima che sorga il sole poiché hanno un potere magico che scaccia i demoni e gli spiritelli maligni. In alcune regioni i mazzi di erbe di San Giovanni devono avere almeno 100 varietà diverse di piante, in altre bastano solo le nove erbe magiche consacrate a questo santo. E’ indispensabile l’Iperico, chiamato anche “Erba di San Giovanni” o “Scacciadiavoli”, un’erba ritenuta efficace contro ogni sorta di stregoneria. Servono poi erica, lavanda, ginestra, felce, verbena (simbolo di pace e di prosperità), ribes, artemisia (detta anche assenzio volgare consacrata a Diana-Artemide) e cardo. Raccolte in mazzetti queste erbe si collocano all’ingresso delle case e servono a proteggerle e se messe sotto il cuscino la notte di San Giovanni si avvererà quello che sognerete.
Un tempo, connesso ai mazzetti di erbe era il rito della rugiada: le erbe si mettevano in un catino colmo di acqua e si esponevano all’aperto tutta la notte perché la Madonna e San Giovanni passando di là le benedicessero e facessero acquistare il massimo delle virtù benefiche alla rugiada, simbolo delle lacrime di Erodiade pentita dell’atroce gesto di avere fatto mozzare la testa di San Giovanni Battista e simbolo dell’acqua con il quale San Giovanni battezzava sulle rive del Giordano.

E prima dell’avvento del cristianesimo?
Per i babilonesi ad esempio il solstizio d’estate rappresentava il matrimonio del Sole con la Luna. La Luna, dea delle Acque e dominatrice del segno del Cancro che inizia proprio con il solstizio, viene fecondata dal Sole. Presso gli antichi greci il solstizio d’estate era considerato la “porta degli uomini” mentre il solstizio d’inverno era la “porta degli dei”. I solstizi segnavano dunque presso i greci il confine tra il mondo spazio-temporale degli uomini e l’atemporalità degli dei. Quest’ultimo è comunque un concetto comune a molti popoli.
Nella tradizione romana il custode delle porte, comprese quelle del solstizio, era il Dio Giano Bifronte (Janus, mentre lo porte in latino si chiamano Janua e per proteggere la casa si poneva una immagine del Dio Giano sulla soglia), la più antica divinità italica, Signore dell’Eternità, guardiano delle soglie e dei paesaggi, le cui feste venivano celebrate nei due solstizi. E se ai vecchi nomi ne subentrano dei nuovi come non potere pensare che al nome Giano è stato sostituito quello di Giovanni, anzi dei due Giovanni, quello Battista nel solstizio d’estate e quello Evangelista nel solstizio d’inverno?
A Roma, in età medievale c’era l’usanza di mangiare, danzare, giocare e cantare all’aperto e nelle osterie in attesa del sorgere del sole. E accanto al fuoco dalle virtù purificatrici c’era la rugiada che aveva invece virtù fecondatrici. Le giovane spose che volevano avere figli si recavano sul monte Testaccio e si sedevano sollevando le vesti sopra l’erba umida per un lavacro intimo che fosse propiziatorio, sempre nella notte del solstizio d’estate.

Una leggenda medievale che aveva demonizzato gli antichi riti misterici voleva che nel giorno del solstizio d’estate le streghe si radunassero sotto un noce gigantesco che sorgeva nei pressi di Benevento, una pianta più o meno fantastica dove si dice volassero per il famoso Sabba. Ed al noce e ai suoi frutti è molto legato questo giorno, infatti alla mezzanotte è in uso in alcune zone d’ Italia raccogliere le noci ancora nei malli verdi (27 per l’esattezza), a piedi nudi e con strumenti di legno, per poi farle macerare 49 giorni nell’alcol ed ottenere il famoso nocino. Trascorso questo tempo si strizzano i frutti e con il liquido ottenuto, al quale si aggiunge altro alcool e zucchero, si riempiono le bottiglie che si tengono all'aperto per qualche notte. Questo sciroppo è un ottimo calmante per il mal di testa e il mal di stomaco. Tuttavia l’usanza del nocino solstiziale risale ai Celti della Bretagna presso i quali il noce era un albero sacro e si diffuse nelle zone da loro occupate o che vennero in contatto con questo popolo.

In tutte le campagne del Nord Europa l'attesa del sorgere del sole era (è) propiziata dai falò accesi sulle colline e sui monti, poiché da sempre, con il fuoco, si mettono in fuga le tenebre con le tenebre gli spiriti maligni, le streghe e i demoni vaganti nel cielo. Attorno ai fuochi si danzava e si cantava, e nella notte magica avvenivano prodigi. E’ appunto nei paesi nordici che si possono ammirare i fuochi più luminosi. In Svezia, Norvegia e Danimarca si preparano dei roghi giganteschi sui quali ognuno butta le cose vecchie di cui vuole disfarsi: materassi, sedie rotte, cianfrusaglie. Non andateci se avete un fidanzato o un marito molto più giovane di voi, è rischioso.

In Inghilterra, attorno al complesso megalitico di Stonehenge, ogni anno nel giorno più lungo si danno appuntamento oltre 20.000 neopagani. In quel luogo infatti le pietre sono allineate verso il punto esatto dove sorge il sole del solstizio e quindi si pensa che in quella zona ci fosse un luogo di culto legato all’evento.

In India il giorno del solstizio d’estate i bramini, che appartengono alla casta più alta del sistema sociale induista, sono soliti cospargersi il corpo di cenere. La cenere, essendo passata dal fuoco è un elemento puro e purificante. Un tempo, quando non esisteva ancora il “Dash tornado bianco” le nostre nonne facevano il sapone di casa con la cenere, per purificare il bucato…

In Italia?
A Torino c’è chi mette fuori dalla finestra una brocca con dell’acqua in cui è versata una chiara d’uovo. Alla mattina dalla figura s’interpreta il responso, magari amoroso. Se nel disegno si scorge una torre, è segno che si deve cambiar casa; se ci sono dei fiori, qualche positivo avvenimento fiorirà durante l'anno; le croci sono simbolo di morte; le spighe recano buone novità; due torri simboleggiano certezza assoluta di matrimonio se l'albume ricorda la forma di una pecora lo sposo sarà un pastore; un incudine indica che sarà un fabbro, una penna o un libro che sarà un uomo colto, una barca di un marinaio, una zappa di un contadino ecc.
In Liguria c’è il Paese delle Streghe, si chiama Triora e si trova vicino a Sanremo. Un tempo le fattucchiere praparavano mazzetti composti da artemisia, verbena, iberico, pelosella, timo, ruta, cerfoglio, ferola e menta selvatica. Davano i mazzetti alle persona sfortunate che li mettevano sotto il cuscino per tenere lontane le sventure….non sempre funziona, forse manca la ferola..se invece funziona probabilmente siete delle streghe!

E voi? Avete qualche altra “leggenda” legata alla Notte delle Streghe? Qualche pratica magica per scacciare gli spiriti maligni della quale volete metterci al corrente? Siete anche voi delle creature magiche o degli esperti in pozioni medicamentose e contro il malocchio? Siamo tutto orecchie!!

Buona estate a Tutti!!

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