Eataly! A Roma il più grande di tutti.
C'era un Forse grande quanto una casa nei mega manifesti pubblicitari romani che annunciavano l'apertura di EATALY, un forse strategico da un lato, dall'altro legato alle lungaggini e agli intoppi che l'apertura del magastore dei prodotti di qualità ha incontrato.
Il 21 giugno Eataly ha aperto a Roma all'ex Air Terminal all'Ostiense. Eataly è il parco dei divertimenti dell'enogastronomia, una catena alimentare di punti vendita di medie e grandi dimensioni specializzati nella vendita di prodotti alimentari tipici e di qualità. Eataly è stata fondata da Oscar Farinetti e rientra nella filosofia della riscoperta delle radici enogastronomiche grazie anche alla partnership con Carlo Petrini di Slow Food. Il primo Eataly nasce a Torino, oggi c'è Eataly anche a New York, in pieno centro a Manhattan sulla 5th Avenue, e a Tokyo che ha 9 punti vendita. In Italia gli Eataly più importanti sono a Milano, Genova, Bologna.
A Eataly si trova l'eccellenza enogastronomica con prezzi che vanno dai più accessibili se si consuma presso i chioschi a quelli decisamente più alti dei ristoranti. Volete qualche esempio: una birra Menabrea da 33cl fredda di frigo 1,90, 3 euro per un panino al ristorante, 20 euro un piatto di bucatini cacio e pepe al Ristorante Italia.
Eataly Roma è adesso il primo per grandezza. Degno della capitale del Bel Paese e del Buon Cibo Eataly si distribuisce su quattro piani per un totale di 17.000 metri quadri di piaceri del palato. Ci sono più di venti punti ristoro dove poter assaggiare o mangiare un boccone al volo (panini, piadine, farinate) a meno che, circondati da Modigliani alla pareti non si voglia provare il ristorante italiano all'ultimo piano. Ogni sede di Eataly ha un tema portante e Eataly di Roma ha scelto la bellezza. Il patron Oscar Farinetti ha pensato di trasformare il settore Italia in un inusuale museo esponendo alle pareti due disegni originali e un dipinto del famosissimo pittore italo-francese. All'ultimo piano ci sono anche otto sale per le lezioni di gastronomia. Tra le lezioni un occhio di riguardo è rivolto alla cucina laziale e romana. Il tempio del gusto e dell'eccellenza riserva moltissime sorprese tra le quali un postazione tutta dedicata ai fritti …. rigorosamente con i migliori oli extra vergine di oliva. Per il pane si utilizza solamente il lievito madre e moltissimi prodotti sono a chilometro zero: la bufala ad esempio lavorata a mano nel caseificio interno di Eataly. Se non avete ancora l'acquolina in bocca che ne dite della birra spillata a mano , del caffè macinato prima di essere messo in vendita o della sfoglia delle piadine tirata a mano sul posto? Piccoli accorgimenti che fanno parte di un grosso progetto di coordinamento legato a un business stimato sugli 80 milioni di euro.
E la location? Arredo minimalista giocato sui toni del grigio e del legno naturale, illuminazione a led per il risparmio energetico e alle pareti schermi che proiettano la migliore musica operistica italiana. In mostra ci sono anche 100 vignette che ripercorrono la vita del nostro Paese dall'Unità d'Italia ad oggi.
“Qui abbiamo l’ambizione di creare il luogo più bello al mondo per agroalimentare e il luogo di incontro-mercato più bello del pianeta - ha detto Farinetti - Siamo certi che Roma batterà la nostra sede di New York o Harrod’s a Londra”. Provate per credere!
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