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Le Pompe Bianche

Cosa sono?
Sembra impossibile e invece è vero ma in Italia esistono più di duemila pompe di distributori senza logo che vendono il carburante a prezzo ribassato.
In questi mesi in cui le pompe sembrano impazzite e il costo del petrolio continua a salire perfezionando ogni giorno il proprio record negativo si diffonde il fenomeno alternativo di quelle che sono state chiamate “pompe bianche”. Al momento le grandi multinazionali che imperano nel mercato dei carburanti non sembrano molto impensierite da questo fenomeno che rincuora un po’ le tasche degli italiani dal salasso degli ultimi tempi in fatto di benzina. Tuttavia i distributori low cost rappresenteranno, con il passare del tempo, una realtà in grado di attirare sempre più clienti e di fare concorrenza alle grandi multinazionali magari invogliandole e ritoccare al ribasso i prezzi stratosferici che si sono raggiunti.
Le stime dell’Associazione dei consumatori dicono che delle 23.000 pompe di carburante distribuite su tutto il territorio nazionale circa 2000 sono quelle low cost di proprietà di alcuni imprenditori privati che, vendendo il carburante senza logo, possono gestire i tariffari stracciando la concorrenza con dei prezzi più più bassi rispetto a quelli delle multinazionali. Luca Squeri, Presidente della Figisc, la Federazione Italiana dei Gestori impianti stradali e carburanti, afferma che nell’ultimo decennio in questo settore è aumentata la concorrenza grazie anche alle “pompe bianche”. Tuttavia non basta poiché la concorrenza dei colossi del carburanti è, in alcuni casi, sleale. La benzina costa di più ai consumatori ma non è che i benzinai da questo traggano un guadagno superiore poiché hanno le mani legate dalle multinazionali. “ In Italia purtroppo ci sono casi in cui nello stesso bacino d’utenza la stessa grande compagnia ( Esso, Agip, Shell..per citarne solo alcune) impone prezzi diversi ai gestori creando delle discriminazioni oggettive.
Nel caso dei distributori low cost invece il prezzo è legittimato dal proprietario che salta tutti i passaggi: marketing., stoccaggio, pubblicità e riesce ad essere competitivo”.

Le sigle dei distributori “alternativi” hanno nomi che non sono ancora noti al grande pubblico: Daytona, Energia Siciliana, Alfa Petroli e altri ancora e rappresentano il 5% del mercato dei carburanti.
Il successo delle «pompe bianche» è soprattutto dato dal risparmio che consentono di realizzare, considerando che con una media di due pieni al mese si riescono a mettere da parte – secondo le stime delle associazioni dei consumatori – circa 100 euro l'anno…c’è chi con questo risparmio ci paga il bollo auto...e non è male!
Le Associazioni dei consumatori sono tra le più attive promotrici delle pompe bianche. Rosario Trefiletti, Presidente della Federconsumatori, dice che l’Associazione si è impegnata a raccogliere l’elenco dei distributori low cost in tutta Italia e ha messo a disposizione all’interno del sito 260 nominativi distribuiti per Regione. Ma non solo la Federconsumatori ha aggiornato l'elenco dei benzinai senza griffe che riescono a proporre sul mercato i loro carburanti a 7-8 centesimi in meno al litro, rispetto ai prezzi medi delle grandi compagnie. Anche il Codacons da tempo si è attivato raccogliendo i nominativi dei 2000 «padroncini indipendenti». Nel sito dell'associazione si trovano le indicazioni per richiedere il file completo con i nominativi suddivisi per regione.
In sostanza, occorre chiamare un numero dedicato, l' 899.422404; il costo della chiamata è di 1 euro di scatto alla risposta Iva inclusa. «Il servizio che mettiamo a disposizione on line ci costa - si giustifica Carlo Rienzi, che del Codacons è il presidente -. In ogni caso aiutiamo gli utenti a trovare le "pompe bianche" più convenienti anche quando sono in viaggio. Ma il nostro impegno non si ferma qui. Stiamo protestando contro una liberalizzazione di facciata che crea un mercato sleale in cui i gestori tradizionali ricevono un trattamento mafioso da parte dei colossi petroliferi che impongono i prezzi».

Ci sono poi alcune pompe non bianche che però non portano il logo delle compagnie petrolifere, ma quello di alcune catene della grande distribuzione, come ad esempio Auchan, Carrefour, Conad. Quest'ultima, ad esempio, ha da poco aperto un nuovo impianto a Modena e propone la verde a 1,390 euro al litro. «Proseguiamo nella difficile, faticosa opera di apertura di impianti di distribuzione con la nostra insegna- sottolinea il direttore generale di Conad, Francesco Pugliese -. Quello che abbiamo inaugurato a Modena è il quarto, e nel momento in cui i carburanti sono oltre quota 1,51 euro al litro, facciamo il possibile per dare ai consumatori un reale vantaggio economico». «Si deve proseguire su questa strada – dice Roberto Di Vincenzo segretario generale della Fegica, la Federazione gestori impianti carburanti e affini della Cisl – e noi chiediamo di riscrivere correttamente le regole per questo settore. Le pompe bianche sono un'ottima alternativa».

http://www.codacons.it/index.html

http://www.fegica.it/

http://www.federconsumatori.it

http://www.federconsumatori.it/news/wysiwyg_news/docueditor/includes/inc_cmds_DB.asp?c=getobject&a=2&l=20080603152548

http://www.federconsumatori.it/news/wysiwyg_news/docueditor/DocumentiMostra.asp?nid=20080312162755

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