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Taste of Milano. Guerrilla e Temporary Restaurant sempre più trendy

Se il topolino, aspirante chef, Remy protagonista di Ratatouille, (film d'animazione della Pixar) avesse saputo... invece di scapicollarsi per riuscire a varcare la soglia della cucina del Tempio della ristorazione parigina avrebbe pensato di fare fortuna con un temporary restaurant. Se Auguste Gusteau invece di cadere in disgrazia e morire di crepacuore per la perdita di una Stella Michelin avesse reinventato una mansarda parigina creando un guerilla restaurant sarebbe ancora vivo e vegeto.


Una vera e propria tendenza che da Stati Uniti e Gran Bretagna pare si stia diffondendo ovunque è quella dei ristoranti a tempo magari in location prestigiose per celebrare un evento, una fiera, una kermesse. I primi Temporary Restaurant nascono dal bisogno di location ad hoc per le fashion week. In alcuni hangar ristrutturati vengono organizzate cene, party, aperitivi temporanei per gli addetti ai lavori. Terminata la kermesse il ristorante chiude così come era nato. Il primo temporary restaurant a divenire accessibile anche ai non addetti ai lavori è stato, a New York, il Bon Appetit che, per una settimana, ha selezionato 18 new talent della cucina dando via ad un get taste internazionale in edizione assolutamente limitata. A Parigi, sopra il tetto del museo "Il Palazzo di Tokio" è stato installato un mini-ristorante trasportabile. Il movimento è così trendy che in nuova Zelanda una campagna di comunicazione per le Pagine Gialle locali sfrutta l'idea di un ristorante temporaneo costruito sopra gli alberi: il Yellow Three Restaurant, 18 posti, e oltre 2000 servizi in pochi mesi.

Che cosa fanno invece gli chef licenziati da importanti ristoranti a Londra e New York? Decidono di preparare dell'ottimo cibo al prezzo degli ingredienti in luoghi non convenzionali. Il prezzo della cena o del pranzo non ha i ricarichi di un ristorante vero e proprio e puntando sull'essenziale, senza trascurare qualità e quantità, riesce a fornire un servizio inappuntabile e alta cucina a costi abbordabili e non paragonabili a quelli di un ristorante di lusso. Naturalmente i clienti dei guerrilla restaurant fanno parte di una sorta di club “segreto”, condividono la stessa passione, quella della cucina, utilizzano i social network per rimanere in contatto e aggiornarsi sugli incontri gastronomici clandestini che avvengono, in genere, all'interno di garage, in appartamenti, in fabbriche dismesse, vecchie cantine. A volte il convivio è accompagnato da incontri letterari, mostre d'arte, concerti, spettacoli teatrali.

Se inizialmente i guerrilla restaurant e i temporary restaurant erano illegali, con il passare del tempo e la diffusione del fenomeno, l'allestimento di ristoranti a tempo limitato, con orari particolari, in location alternative è divenuta una vera e propria moda tanto che nella preparazione di un evento gastronomico di questo tipo vengono coinvolti architetti, designer, grafici e naturalmente chef stellati.

Se volete provare questa “temporanea” esperienza anche in Italia dovete affrettarvi. Si vocifera infatti che il primo temporary restaurant italiano, il Pop Up di Via Tortona 32 a Milano , chiuderà cucina e battenti il 30 novembre. Il locale è all'interno di una carrozzeria dismessa trasformata in un ambiente di charme e design. La sala da pranzo è arredata con tavoli e sedie una diversa dall'altra, nella coooking zone lo chef realizza i piatti in diretta spiegando agli ospiti le ricette. C'è anche un angolo ludico creativo animato da Nintendo Ds che presenta “La Guida in cucina” uno spazio per imparare a preparare piatti creativi e sfiziosi.
Il Pop Up restaurant è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 23. Tuttavia è meglio controllare la disponibilità dei posti sul sito www.spoungroup.it . Sabato 15 e domenica 16 alle ore 11 vanno in scena divertenti lezioni di cucina per preparare i dolcetti delle feste.


E non finisce qui. Ritorna anche quest'anno l'attesissimo Taste of Milano considerato uno degli eventi gastronomici dell'anno. Dal 23 al 26 settembre Parco Sempione si trasformerà in un immenso ristorante en plein air dove, nei diversi “ristoranti trasportabili”, si potranno assaggiare 36 piatti preparati da 12 tra i migliori chef della città meneghina. Tre sessioni diurne e quattro serali accoglieranno gli ospiti con ogni sorta di prelibatezza. Il Parco è stato attrezzato con tavoli, sedie e tutto l'occorrente per non perdere il piacere e la comodità di una cena o un pranzo seduti. I drink si potranno acquistare e gustare in apposite lounge area, wine bar ed enoteche.

Gli chef che parteciparenno a Taste of Milano provengono dai ristoranti milanesi più noti: Aimo Moroni, Andrea Berton, Andrea Provenzani, Carlo Cracco, Claudio Sadler, Davide Oldani, Filippo Gozzoli, Omar Allevi, Matteo Torretta, Ninomiya Yoshikazu, Roberto Okabe, Viviana Varese per citarne solo alcuni.

Ad intrattenere gli ospiti, non solo gli chef con le loro dimostrazioni in cucina ma anche ottima musica italiana e internazionale.

E per quanto riguarda i prezzi? Ai piedi e intorno al Castello Sforzesco si paga in ducati naturalmente.
E' il ducato la moneta ufficiale della kermesse milanese che è utilizzabile per aquistare i piatti e le bevande di Taste of Milano. 1 ducato corrisponde a 1 euro e la valuta può essere acquistata, in vaucher da 10 ducati, presso la Banca di Taste of Milano ubicata presso la sede dell'evento.
Gli spettacolari menù potete consultarli al sito:


www.tasteofmilano.it
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