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Un altro Po'

“Ogni fiume è costretto ad andare verso il suo mare e porta con sé anche delle lacrime”

A scuola elementare ci hanno insegnato che il fiume più lungo d’Italia è il Po ( così come che quello più lungo dell’Africa è il Nilo e dell’India il Gange), che ha la sorgente sul Monte Monviso e ha una foce “a delta” nel Mare Adriatico in quell’area definita appunto il Delta del Po. Tutto qui.
Non ci hanno detto come si vive o come si viveva in una città di fiume, non ci hanno detto che il fiume ha un’anima e che fa parte della vita delle gente che lo abita come fosse un parente: un cugino antipatico e capriccioso o un figlio prediletto. Non ci hanno detto dei suoi infiniti e mutevoli volti, delle espressioni della sua superficie, dello splendore dei suoi colori, di come informa il paesaggio che lo attraversa. Non ci hanno detto del suo incanto e della magia, delle creature che lo abitano e della quali non ci accorgiamo salvo decidere, una volta nella vita, di rallentare il nostro ritmo e di sintonizzarci sul suo respiro, sul suo scorrere ora lento ora impetuoso, salvo scostare il velo di nebbie e brume dietro le quali cela i suoi tesori più belli. Salvo ascoltare le storie che lo riguardano direttamente dalla labbra di coloro che da anni, secoli, millenni sono stati i suoi ospiti più graditi, i custodi più severi, i figli più pazienti.
Ma i suoi figli non sempre sono stati pazienti, i custodi non sempre hanno custodito, gli ospiti non sempre hanno onorato la casa che li accoglieva…

Giacomo”C’è un fiume che è bello. Era bellissimo e portava con sè vita. Vita, a volte, morte. Non lo faceva con cattiveria o distrazione, era semplicemente il suo compito, la sua natura. Anche noi umani sappiamo portare vita e morte, solo che, a volte, invece lo facciamo con stupidità, cattiveria, disattenzione. Questo fiume l’ho attraversato su grandi e piccoli ponti. Non lo degnavo di grandi attenzioni. Era il Po, il fiume più grane d’Italia, il più lungo. Tutto lì. Ma non lo trovavo interessante. Ora sì. E penso che quasi tutti noi lo abbiamo dimenticato. Ci buttiamo dentro di tutto. Gli chiediamo acqua e tanta e non siamo gentili. Ci siamo dimenticati di ringraziarlo. Nel Po molta gente ci ha lasciato le penne, molti uccelli ce le lasciano tutte e i pesci lo lasciano e basta quando ce la fanno.”
Chi è Giacomo? Giacomo è una persona semplice che nella sua vita è stato molte cose, ha fatto le esperienze più disparate: viandante, ricercatore, documentarista. La sua ricetta è quella di vivere con poco o nulla tanto che oggi vive su una barca nella Laguna di Venezia e sa resistere a tutte le condizioni.
Giacomo dice: “ Vorrei risalire il Po con una piccola barca a remi e a vela che ha costruito con passione e sapienza antica il mio amico Roland Poltock. Vorrei incontrare la gente, le persone che hanno un legame, una vita, un racconto legato al Po. Accogliere coloro che vorranno remare con me e condividere una parte del cammino. Non importa chi siano se barcaroli, politici o prostitute”. -

E il suo sogno si avverato…Giacomo sta compiendo questo viaggio, A’ Rebours, risalendo la corrente del Po dall’Isola della Certosa nella Laguna Veneta fino Torino. E’ partito il 30 aprile, il viaggio avrebbe dovuto concludersi l'8 giugno, ma, si sa, il  Grande Fiume la vince sull'uomo e l'equipaggio si trova, attualmente, a Piacenza  fino a che le acque del Po non si calmeranno dopo le piene degli ultimi giorni. Il progetto chiamato UN ALTRO PO, nasce dalla spinta di Giacomo, da un sentimento vero, da un sogno e da una protesta insieme. Giacomo ha sentito e fatto questo, un viaggio lungo il fiume, un fiume che una volta era vita e adesso è quasi una cosa morta, inutile, dimenticata soprattutto. 

Il suo è stato un viaggio quasi anacronistico ma dal significato attuale: quello di invertire la rotta, di impossessarsi nuovamente di un ritmo di vita che oramai ci è sconosciuto, di seguire una corrente diversa: quella che porta lontano dal progresso sfrenato e cieco che ci ha fatto dimenticare quello che siamo stati.

Dice Marco Scurati, marketing manager, che partecipa al progetto e sostiene Giacomo che: “ Il viaggio lungo il Po è una esperienza dettata dall’istinto non dal calcolo, che esce dagli schemi classici del viaggio ad effetto e dal bisogno di sponsorship”.

Durante il viaggio Giacomo non ha chiesto nulla ma ha ricevuto quello che la gente dei luoghi visitati gli ha voluto donare. Una esperienza fuori dalle logiche del mercato che si  autoalimenta lungo la navigazione grazie esclusivamente alle relazioni che Giacomo riesce ad intrecciare e alla rete spontanea che si è costituita riattivando una economia dello scambio, un piacere di condividere le cose perché si sente e non perché vi si intravede una qualche forma di convenienza. “Un Viaggio” continua Marco Scurati “senza pretese di educazione ma con l’obiettivo di puntare la luce su quello che stiamo dimenticando, il Po, il fiume come metafora della vita, un perdersi lungo il corso dell’acqua per azzerare tutte le sovrastrutture inutili che ci appesantiscono la vita, le finte sicurezze materiali, per fare il vuoto e godere della irresistibile sensazione di libertà e farsi trasportare dalla corrente e dalla forza delle braccia umane”.

Il Viaggio di Giacomo viene trasmesso tutti i giorni da Radio 24 alle ore 13 nel corso del GR.  I radioascoltatori potranno ascoltare in diretta cosa avviene lungo il Po, le esperienze e gli incontri di Giacomo, i problemi che incontra lungo la navigazione, tutte le novità sulla Ness Yawl ( l'imbarcazione). Giacomo sta scrivendo un diario di bordo dal quale verrà raccolto il materiale per un documentario e un libro fotografico a beneficio di quanti vorranno fare la sua stessa esperienza.
La Società Giove (www.mynav.it) ha fornito un sistema di tracking gps che permette a chiunque di potere verificare in qualsiasi momento l’esatta posizione della Ness Yawl in modo da poterla raggiungere per raccontare, condividere e vogare.
Al termine del viaggio terminato Giacomo e quanti lo hanno aiutato a realizzare il suo sogno continueranno ad incontrare la gente per raccontare quello che hanno appreso. Inoltre il viaggio lungo il Po rappresenta solo un tassello di un programma culturale più vasto che si snoderà lungo le rotte fluviali e marittime del Mediterraneo, di questa grande Koinè che ha bisogno di rinsaldarsi di stringere nuovamente legami di solidarietà e cultura.

“Il vecchio fiume riposava imperturbabile al declinare del giorno, dopo secoli di onorato servizio reso alla razza che popolava le sue rive, disteso nella tranquilla dignità di una via che conduce ai confini più remoti della terra” (Cuore di tenebra, Joseph Conrad).

I PROTAGONISTI DEL VIAGGIO
Giacomo De Stefano è il protagonista del viaggio lungo il Po al quale si deve l’ideazione e il coordinamento del progetto.
Roland Poltock è il maestro d’ascia che ha realizzato la Ness Yaw
Bruno Porto, skipper ed esperto di navigazione
Riccardo Bosia, filmaker
Linda Kaiser, fotografa navale e scrittrice
Patricia de Ross, designer, ha curato il progetto grafico
Sandro Soramaè, imprenditore, Low & Hitech Consultant
Marco Scurati, marketing manager, si è occupato della divulgazione del progetto
Eleonora Scarpa, architetto

Ness Yawl, imbarcazione
Progetto: Iain Oughtred, Australia-Scozia, 1984 (da vecchie barche norvegesi e delle Isole Shetland)
Armo: Yawl armato al terzo
Anno di costruzione: 2006
Cantiere: Vento di Venezia, Venezia
Maestro d’ascia: Roland Poltock
Lunghezza: f.t. 19” (5,60 mt.)
Baglio massimo: 5,2” (1,60 mt.) Pescaggio: (20/ 90 cm)
Scafo: Compensato di mogano, rovere, larice
Propulsione: Eolico-umana

Po, fiume
• Abitanti residenti: 15.764.600
• Addetti alle attività industriali: 3.171.000
• Addetti alle attività terziarie: 2.791.000
• Capi bovini presenti: 4.188.000
• Capi suini presenti: 5.232.000
• Prelievi idrici da acque sotterranee: 5,3 miliardi di m³/anno, 1,3 miliardi di m³/anno (potenziale residuo)
• Prelievi idrici da acque superficiali: 32,2 miliardi di m³/anno

• Carichi inquinanti: 114 milioni di abitanti equivalenti (15% civile, 52% industria e 33% agrozootecnico)

Sito Internet: www.unaltropo.com

Per scaricare i podcasts delle dirette su Radio 24 www.radio24.ilsole24ore.com 

 

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