Capodanno 2013. Tradizioni a confronto e le migliori offerte

Mangiate ciò che volete, quanto volete, dove volete e in compagnia di chi amate. Che sia un cenone a casa di amici o un ristorante di lusso, un camino e polenta in montagna, un aperitivo rinforzato in un noto locale cittadino, non importa.

Capodanno è lasciare spazio alla fantasia, divertirsi, mangiare bene e ridere delle profezie dei Maya. Non per tutti è Capodanno, cioè, non in tutti i Paesi del Mondo il 1° gennaio è festa, ma in quelli che, come per noi in Italia, festeggiano il primo giorno dell'anno tra pochissimi giorni sono tante le usanze e le tradizioni per cominciare al meglio il nuovo anno e i riti propiziatori di fortuna e felicità. Quelli sì immancabili a prescindere da tutto il resto e dal contesto. Capodanno... chi è costui?

La festa di Capodanno risale alla festa del Dio Romano Giano. Nel VII secolo i pagani che vivevano nelle Fiandre avevano l'usanza di festeggiare il passaggio al nuovo anno come nelle festività per il Dio Giano. Naturalmente questa tradizione venne deplorata da un uomo di Chiesa, Sant'Eligio, che redarguì il popolo delle Fiandre con queste parole passate alla storia: “ A Capodanno nessuna faccia empie ridicolaggini quali l'andare mascherati da giovenche o da cervi o fare scherzi e giochi e non stia a tavola tutta la notte né segua l'usanza di doni augurali o di libagioni eccessive. Nessun cristiano creda in quelle donne che fanno sortilegi con il fuoco, né sieda in un canto, perchè è opera diabolica”.

Riguardo ai travestimenti, ognuno ha i suoi gusti, di certo il cenone è un must del nostro Capodanno (libagioni eccessive, restare a tavola tutta la notte) così come l'abitudine di “riti magici” nella notte della festa. La data non è sempre stata fissa per ii Capodanno. Per esempio, fino al 1725 in Inghilterra e in Irlanda il Capodanno si celebrava il 25 marzo (giorno dell'Incarnazione festeggiato anche a Pisa e a Firenze per lungo tempo); mentre in Spagna fino all'inizio del Seicento il cambio dell'anno era il 25 dicembre, giorno della Natività.

In Francia, fino al 1564, il Capodanno veniva festeggiato nella Domenica di Resurrezione; a Venezia, fino alla caduta della Repubblica avvenuta nel 1797, era il 1° marzo, mentre in Puglia, in Calabria e in Sardegna lo si festeggiava seguendo il rito bizantino che lo fissava al 1° settembre. Tutte queste diversità locali furono uniformate quando nel 1691Papa Innocenzo XII emendò il calendario del suo predecessore stabilendo che l'anno dovesse cominciare il 1° gennaio.

E oggi come è il Capodanno? Innanzitutto si tratta dell'inizio di un nuovo periodo una settimana dopo i festeggiamenti del Natale. In genere si riepiloga, attraverso i mass media, tutto quello che è successo nel corso del Vecchio Anno, si consultano gli oroscopi per l'anno nuovo e si inaugura l'Anno Nuovo festeggiando in compagnia di amici e parenti. La tradizione prevede una serie di rituali scaramantici, diversi per ogni paese. In Italia ad esempio è diffusissima quella di indossare biancheria intima di colore rosso e di gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati. A Tavola sono immancabili le lenticchie che, si dice, portino fortuna come auspicio di ricchezza per l'anno nuovo. Gli innamorati si baceranno sotto il vischio per rendere fortunato e felice il loro amore. In Spagna, e la tradizione da qualche anno si è diffusa anche in Italia, c'è l'usanza di ingoiare dodici chicchi di uva bianca uno dietro l'altro seguendo i rintocchi di mezzanotte. In Russia, dopo il dodicesimo rintocco si apre la porta per fare entrare l'anno nuovo. In Ecuador e in Perù davanti alla abitazioni si vedranno pupazzi di cartapesta raffiguranti personaggi famosi che a mezzanotte verranno incendiati con i petardi. Nel Paese del Sol Levante, prima della Mezzanotte, le famiglie si riuniscono nel tempio per bere il sakè e per ascoltare i 108 rintocchi de gong che annunciano l'arrivo del nuovo anno (si ritiene infatti che 108 sia il numero dei peccati che una persona commette in un anno purificati, a mezzanotte, dai rintocchi del gong). In Inghilterra si usa mettere tredici candele accese in cerchio e saltarci dentro senza spegnerle. L'anno sarà fortunatissimo.

E, tornando ai buoni auspici economici, una ricetta tipica del Capodanno greco prescrive di inserire una moneta dentro la Vassillopitta, una specialità di pane. Il commensale che troverà la moneta avrà la fortuna dalla sua per l'anno nuovo.

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