punti di interesse di Sant'Antioco
Museo del Bisso
Nell'Isola di Sant'Antioco, in via Regina Margherita, si trova il museo di una rara e preziosa seta che cresce nel mare: il bisso. La sua eccezionalità risiede nel fatto che la lavorazione e tessitura di questo filato risalgono fin all'epoca dei Fenici, e che Sant'Antioco sia uno dei pochi luoghi in Europa dove viva un artista in grado di lavorarlo. La tessitrice del bisso si chiama Chiara Vigo e conosce i segreti di una tecnica tanto delicata quanto impegnativa, ma infinitamente affascinante. Gli insegnamenti, giuntile dalla nonna Leonilde, saranno trasmessi a sua figlia Maddalena, in modo che quest'arte sopravviva.
Non è un caso che l'ultima conoscitrice della lavorazione del bisso risieda nell'isola sulcitana: proprio nel mare di Sant'Antioco, infatti, in fondali di 3-5 metri, si sviluppa il bisso, la bava secreta dal più grande bivalve del Mediterraneo: la Pinna Nobilis Cetacea. Dopo essere colta nel mese di maggio viene dissalata nello stagno di Santa Caterina per poi essere trasformata in filato.
In antichità, la seta serviva prevalentemente per confezionare preziosi paramenti sacri; oggi è il materiale con cui Chiara Vigo realizza manufatti tessili di grande raffinatezza, come il Leone di Tiro, un disegno di seta dedicato al lavoro paziente e silenzioso delle donne sarde. L'artista, inoltre, ancora oggi utilizza un telaio a tavola, che è la tipologia più antica degli strumenti tessili, particolarmente diffusa nell'antichità perché maneggevole e trasportabile senza difficoltà.