punti di interesse di Gualdo Tadino
Duomo
L’attuale duomo di Gualdo Tadino è chiamato anche san Benedetto nuovo per distinguerlo da un’altra costruzione, san Benedetto vecchio, edificato dai benedettini fin dal 1006 fuori dalle mura cittadine. A causa dell’insicurezza del luogo, i monaci trasferirono il monastero all’interno della città nel 1256, come si legge su una lapide murata esternamente sul lato sinistro dell’edificio: A.D. MCCLVI TPE G ABBATIS H CENOBIU E TRASLATU IN GUALDO. La nuova abbazia e l’annessa chiesa furono costruite in stile romanico e gotico, ma subì ulteriori rifacimenti nel corso dei secoli successivi, soprattutto nel XVIII e XIX secolo: l’interno è stata rifatto completamente nell’Ottocento dall’architetto Virgilio Vespignani e la maggior parte della decorazione pittorica risale al 1924 ed è opera di Ulisse Ribustini. Nel 1915 è diventata cattedrale. Alla morte di Virginio Vespignani, i lavori furono continuati dal figlio Francesco e dall'architetto Costantino Sneider, suo coadiutore, come ricorda una lapide all'ingresso del campanile.