punti di interesse di Vicenza
Conservatorio
Vicenza, città del Palladio e sede del Teatro Olimpico, ha un illustre e secolare storia nell’ambito dell’arte, della musica e della cultura.
La tradizione didattica musicale nasce significativamente nel 1867 con l'Istituto Musicale "Canneti". La naturale evoluzione è stata, nel 1969, l'istituzione del Conservatorio statale, inizialmente sezione staccata di quello di Venezia, poi diventato autonomo nel 1979 e intitolato al compositore vicentino Arrigo Pedrollo (1878-1964).
Situato nel complesso del soppresso monastero di San Domenico (sec. XIII), grazie al restauro terminato nel 1998, il Conservatorio possiede oggi una moderna e pienamente attrezzata struttura che permette di svolgere in un unico spazio le numerose attività didattiche e di produzione svolte in tutto l'arco dell'anno accademico (2 novembre – 31 ottobre).
Nelle numerose sale ed aule (63) della struttura, oltre 100 docenti svolgono insegnamenti per più di 700 studenti frequentanti i corsi di formazione preaccademica, i corsi ex ordinamentali e i corsi accademici di I e II livello. Prestigiosi spazi sono a disposizione dell'istituto per attività organizzate dal Conservatorio o da enti e associazioni con cui il Conservatorio costantemente collabora: l'Auditorium "Canneti" (308 posti, dotato di organo), la Sala concerti (200 posti), la Chiesa-Auditorium di San Domenico e la sala prove-palestra.
Il Conservatorio di Vicenza si è negli ultimi anni distinto per la realizzazione di progetti didattici originali (sperimentazioni), tra cui si ricordano i corsi di Strumenti Antichi e di Musica Indiana, realtà oggi, per offerta qualitativa e unicità, tra le più rilevanti in Italia, e continua oggi a caratterizzarsi per una politica attenta alle novità, alle possibilità e alle esigenze provenienti dalla società e dal mercato del lavoro musicale.
Il Conservatorio di Vicenza si caratterizza, inoltre, per la ricca attività di produzione che coinvolge studenti e docenti in diversi ambiti: orchestra, coro e piccoli ensemble, investendo nella ricerca musicale anche con progetti musicali ed editoriali in proprio o coordinati col Consorzio dei Conservatori del Veneto di cui e' membro fondatore.