Dove vuoi andare?
Ospiti e camere
...
IT | Cambia lingua Preferiti Vicino a me Inserisci la tua struttura
Regioni Località turistiche Punti d'interesse Offerte Last Minute
B&B Day
primo weekend di marzo
Settimana del Baratto
terza settimana di novembre
BarattoBB
baratto tutto l'anno in B&B
BB25
25 Euro tutto l'anno
B&B Card
richiedila gratis
Come aprire un B&B Mondo B&B Blog Magazine Turismo Speciali Eventi Fiere Punti d'interesse Suggerisci un punto d'interesse Tesi universitarie sul B&B
(Guadagna 100 Euro)
Scopri i B&B migliori B&B Europa
FAQ e contatti Note legali, Cookie Policy, Privacy Area Riservata Gestori
Italiano English Français Deutsch Español
punti di interesse di Bastia Mondovì

Chiesa di San Fiorenzo

A pochi chilometri dalla ricca e famosa zona di grandi vini della Langa, nei pressi di Bastia Mondovì, sorge tra il verde della campagna la chiesa di San Fiorenzo, un autentico gioiello dell'arte gotica. Costruita sulla tomba del Santo agli inizi del II° millennio, come testimonianza tangibile di una fede profonda, tramandata per generazioni, fu dapprima "cappella del pellegrino" che si affacciava su una delle più importanti vie del sale e, attraverso l'immagine del grande San Cristoforo dipinto sull'ingresso, invitava i viandanti alla sosta, Bastia era allora (1200) una Villa convenzionata di Mondovì alla quale aveva prima dato le origini, ed ora ne seguiva le sorti alterne; già nel 1400, però, forte ed autonoma, costituirà il primo nucleo del dominio sabaudo nelle Langhe. Affidata nel 1409 alla famiglia Della Torre, ricca non solo di mezzi economici ma anche di una profonda fede cristiana, Bastia trovò in Bonifacio Della Torre il mecenate che, con ardore e passione, si impregnò all'ampliamento della chiesetta di San Fiorenzo, realizzando la splendida cappella che a tutt'oggi possiamo ammirare. La sua semplice struttura racchiude all'interno un ciclo di affreschi così straordinario ed imponente da lasciare stupefatto il visitatore. Sono ben 326 mq. di affreschi realizzati a più mani dalle migliori scuole popolari del XV secolo: pareti policrome, arte semplice, spoglia di orpelli ma ricca di misticismo e di profonda religiosità; una "Bibbia dei poveri" che, attraverso le storie dei Santi, della Vita e della Passione di Cristo, del Paradiso e dell'Inferno, si fa catechesi per istruire, ammaestrare e confortare non solo la gente semplice della comunità rurale di allora, ma anche l'incantato visitatore di oggi. Gli affreschi portano la data del 24 giugno 1472.