punti di interesse di Vicalvi
Castello Medievale
Il castello di Vicalvi svolse per molti secoli il suo compito di bastione di difesa: messo di vedetta tra la Val Comino e la Media Valle del Liri, si mostrava e si mostra in tutta la sua imponenza.
Le tracce più antiche di questo castello si trovano in due documenti risalenti al 1005 ed al 1014 (prima c’era un semplice torrione di difesa ed una cinta muraria). Ampliamenti e sistemazioni successive gli fecero assumere il suo possente aspetto definitivo, così come ci appare oggi con torrioni, merli, fossato, pilastro per il ponte levatoio, addirittura una latrina che fa bella mostra di se’. I locali erano sufficienti per abitarvi, gli spazi erano larghi ed adatti per conservare armi e scorte alimentari anche per sostenere assedi prolungati nel tempo. Il castello era pressoché inespugnabile (ma fino a che si combatté all’arma bianca), tanto che nel 1278 poté ospitare il re Carlo d’Angiò, chiamato dal Papa a sconfiggere i Longobardi. Sulle mura notiamo feritoie, bifore e finestre. Numerosissimi sono anche gli archi. Se ne trovano di ogni dimensione e foggia: a sesto ribassato o tutto sesto (in stile romanico) e a sesto acuto (gotico). E come tutti i manieri che si rispettino, anche nel castello di Vicalvi si aggira un fantasma. E’ quello di Alearda Maddaloni, la donna che, per essere venuta meno alla fedeltà coniugale a suo tempo promessa, venne murata viva nel pilastro cilindrico del ponte levatoio. L’anima della donna ora vaga tra i resti della fortezza…