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Abbazia dei Santi Ruffino e Vitale
Nei primi documenti l'Abbazia è menzionata con il nome di San Vitale; il nome di San Ruffino fu aggiunto in un secondo momento. Fino al 1274 ebbe giurisdizione su diverse chiese dei dintorni, con diritto di giuspatronato comune con i Signori di Smerillo e di Monte Passillo; nel 1495 venne data in commenda. L'Abbazia è di antica fondazione su un locus di preesistenze romane, l'alzato e la cripta sono databili tra l'XI-XII sec.La chiesa ha struttura basilicale con presbiterio rialzato sopra la cripta, è a tre navate, suddivise da pilastri e con copertura in capriate. Le pareti del presbiterio sono arricchite da due affreschi del XIV e del XV secolo. La cripta, ripartita in cinque navate da colonne non molto alte con capitelli abbelliti da semplici decorazioni a foglia, conserva l'altare con le reliquie di San Ruffino. Dalla navata sinistra si accede alla cappella ipogea a pianta cruciforme, terminante con un abside: alle pareti si possono ammirare resti di alcuni affreschi presumibilmente risalenti al X secolo. La facciata presenta al posto del rosone centrale una finestra rettangolare, dei contrafforti ai lati del portale, un sovrapporsi di vari materiali di costruzione, pietra squadrata in conci regolari e irregolari, strati di laterizio e malta. Il campanile quadrangolare poggiato sul piccolo abside di sinistra risale alla fine del XIV secolo.