Il nuovo Museo del Novecento a Milano. L'ingresso è gratuito per i primi tre mesi

Pubblicato il 27 Dicembre 2010 | Offerte e Promozioni
Ad accogliere i visitatori del Museo delle Arti del Novecento, inaugurato il 6 dicembre presso la sede dell'Arengario di Milano, ci sarà l'immensa opera di Giuseppe Pellizza da Volpedo Il Quarto Stato.

L'opera realizzata nel 1901 introduce lo spettatore al cammino all'interno dell'arte del Novecento. A richiamare il pubblico dall'esterno ci pensa un neon luminoso di Lucio Fontana collocato all'ultimo piano dell'Arengario. Il successo per il nuovo museo milanese è assicurato quando si pensa che all'apertura sono state oltre 9 mila le persone che hanno visitato i nuovi spazi e fino all'una di notte c'era la fila per entrare.

Il percorso espositivo si compone di circa quattrocento opere selezionate tra le oltre quattromila dedicate all'arte italiana del XX secolo proprietà delle Civiche Raccolte d'Arte Milanesi. Sui diversi livelli dell'edificio sono state realizzate delle sale tematiche monografiche; ogni spazio è stato progettato ad hoc per le opere su una superficie di 3500 metri quadrati. L'incipit è affidato alle avanguardie da Kandinskij a Picasso, con opere provenienti dalla collezione Jucker, per passare poi al movimento futurista (Boccioni, Balla, depero, Severini, Sironi, Soffici) ospitato nella Sala delle Colonne. L'itinerario prosegue con l'arte degli anni '20 e '30 con grandi ritratti di Carrà e Guidi accanto a sculture di Martini e Melotti, tele di Campigli, Casorati fino a Morandi e De Chirico.
Non mancano Burri e Fontana, mentre nella passerella che collega l'Arengario con Palazzo Reale si trova il Gruppo T, la pop art italiana e la pittura analitica. L'ultima sezione è dedicata all'Arte Povera. Una novità dedicata al pubblico è l'apertura gratuita del museo per tre mesi...dovranno essere i cuori a decidere quanto vale la visita. La trasformazione del Palazzo dell'Arengario in Museo del Novecento è stata curata dagli architetti Italo Rota e Fabio Fornasari che hanno previsto anche uno spazio cinematografico che, oltre agli sterminati archivi, permetterà di approfondire il periodo in esame.


www.museodelnovecento.org

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