points d'intérêt de Premia
Thermes de Premia
La presenza di una sorgente di acqua calda nel Comune di Premia, è documentata da una bolla di Papa Paolo IV del 1556. Tale documento, delimitando i confini della costituenda parrocchia di San Rocco di Premia, ne identificava il confine a sud con il "rivo dell'acqua calda". Miglior confine non poteva essere individuato, stante la presenza di un'inconsueta zona a canneto e dei vapori che si sprigionavano durante i periodi più freddi. Nel corso dei sondaggi per la progettazione di un impianto idroelettrico venne intercettato il percorso sotterraneo dell'acqua e portata in superficie se ne analizzarono le caratteristiche fisico - chimiche. L'acqua è batteriologicamente pura, sgorga ad una temperatura di 42,5 °C, ha un PH di 7,67 ed ha un residuo fisso a 180 °C di 1414 mg/l ed è classificata come "acqua ipertermale, solfato calcica e ricca di minerali".
L'Acqua ipertermale Calda di Premia è un'acqua solfato calcica che trova particolari indicazioni nella patologia flogistica cronica delle prime vie aeree sia per l'azione fluidificante sulle secrezioni, sia per l'aumento dell'attività ciliare e detergente delle mucose. La sperimentazione condotta con l'acqua calda di Cadarese ha dimostrato l'efficacia della terapia inalatoria con quest'acqua solfato calcica nelle patologie prese in esame che è risultata equiparabile a quella di Tabiano. Inoltre l'Acqua Calda è idonea all'impiego termale mediante metodiche balneo e fangoterapiche. La sua composizione chimica ne indica l'utilizzo a scopo terapeutico e riabilitativo in patologie di pertinenza reumatologica, ortopedica, traumatologica e dermatologica. Studi clinici hanno dimostrato la reale efficacia di queste acque nelle patologie degenerative, infiammatorie e traumatiche dell'apparato osteo-artro-muscolare. A livello cutaneo le azioni specifiche sono legate all'attività cheratoplastica (eczemi, processi umidi, piaghe torpide) e che si rivelano particolarmente utili nella psoriasi e nelle patologie discheratosiche in generale.