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Sanctuaire Madonna delle Grazie
Lungo la strada verso la frazione Maroero, si incontra il santuario della Madonna delle Grazie. Di costruzione sicuramente antecedente al XV secolo, venne eretto per “racchiudervi un pilone votivo, portante dipinta a fresco l'immagine della Vergine”. Narra la trazione che volendo i borghigiani edificare la chiesa su di un vicino colle, sembrandone più adatta l’ubicazione, trovassero ogni mattina disfatto il lavoro del precedente giorno, e il materiale trasportato a valle, e ritenendo questo fatto una indicazione divina, scelsero quel luogo per la costruzione.
La facciata si sviluppa su due livelli, coronata da un timpano triangolare su cui poggiano due angeli. Il livello inferiore è costituito da un porticato a tre arcate, forse realizzato durante i lavori del 1630, mentre quello superiore, ripartito da lesene, presenta ai lati due nicchie contenenti le statue di san Sebastiano, a sinistra, e di un santo vescovo (forse san Grato), a destra, e nella parte centrale una finestra trifora. Sul lato destro si eleva il campanile.
La chiesa presenta un’unica navata, con il solo altare maggiore, delimitato dalla balaustra.
L’altare ligneo finemente dorato è costituito da una struttura formata da vari elementi scolpiti (volti di puttini, capitelli, angioletti); a ogni lato si elevano due colonne tortili con al centro una statua lignea. Nella parte inferiore è presente un paliotto tripartito, datato 1790, con raffigurata nel medaglione centrale la Vergine.
La pala raffigura il Padre Celeste nell'atto di incoronare la Madonna delle Grazie, con angeli che reggono il mantello stellato, che avvolge i fedeli in segno di protezione.
Durante i recenti restauri sono state rinvenute, dietro l’altare, porzioni di un affresco del XV secolo, in cui si identificano san Domenico a sinistra, la Vergine al centro e san Sebastiano a destra. Dopo l’intervento conservativo l’affresco è stato posizionato su apposita struttura metallica di supporto e collocato sulla parete destra della chiesa.
Sulla parete di sinistra è posto un quadro del XVII secolo, raffigurante la Madonna con santi e angeli.
Il santuario, detto della Madonnina, rappresenta da sempre uno dei luoghi di culto più frequentati dalla popolazione cocconatese, meta un tempo di processioni e ove sono esposti oltre 300 ex-voto, fra cui alcuni del Seicento. Al momento gli ex-voto sono conservati presso la chiesa parrocchiale, in attesa di restauro.
La festa dell’Assunta al santuario della Madonna delle Grazie rappresentava la festa patronale delle borgate e cascinali siti nella zona (Maroero, Campetto, Spagnolino, Solza, Mangialasino).
Già negli ultimi decenni dell’Ottocento è attestato l’impianto del ballo a palchetto in quell'occasione, con l’incanto del mazzo di fiori.
Sino agli anni Cinquanta la messa veniva celebrata al mattino: davanti al Santuario veniva steso un ampio tendone per proteggere i fedeli dal sole e nello spiazzo antistante la chiesa erano presenti bancarelle di angurie, meloni e gelati.
Dopo una lunga interruzione, nel 1983 è ripresa la festa alla Madonnina, con la celebrazione della messa nel pomeriggio del 15 agosto, seguita dalla benedizione dei bambini e dal tradizionale incanto delle torte.
Testi: Monica Marello, Alessia Tabbia, Franco Zampicinini.