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Couvent des Pères Passionistes
L'idea della costruzione di un convento che ospitasse la comunità passionista nacque nel 1876 circa, dopo la missione popolare tenuta dai padri Attanasio, Carlo e Francesco; fu l'arciprete D. Oronzo De Matteis a chiedere la presenza di almeno due padri passionisti all'interno della comunità novolese al padre Generale della Congregazione, il quale rispose che "bisognava trovare un luogo ed abitazione in solitudine che possa servire ad un regolare Ritiro dei Passionisti". Passò pochissimo tempo, in poco più di trent'anni si edificò il rifugio: la prima pietra della fabbrica progettata dall'ingegnere novolese Francesco Parlangeli fu posta l'8 dicembre 1887 solennemente benedetta da P.Anselmo Religioso Passionista, su un terreno donato dai germani Mazzotta; la grande chiesa in stile gotico fu consacrata dal Vescovo di Lecce Mons. Gennaro Trama il 12 agosto 1906 e venne completata nell'ottobre 1909 con l'opera di edificazione del campanile, su quale venne collocata una "campana grande del peso di quattro quintali benedetta nel 1905 dal vescovo Trama " posizionata accanto a "quella piccola esistente fin dalla fondazione del convento".
La Chiesa "Cuore Immacolato di Maria" si presenta come uno straordinario gioiello di stile ed arte gotica, inquadrato soprattutto nella facciata dominata dal portale sormontato dal regolare timpano, dalle guglie perfettamente eseguite e dal finestrone circolare ornato di membrature ed intrecci di archi polilobati. All'interno (da notare l'immensa pala con raffigurato il Cuore immacolato di Maria) si presenta con un'unica navata, anche se tre arcate per lato danno l'impressione della presenza di navate laterali occupate da altari (importanti quelli laterali in marmo policromi originali) e confessionali (alcuni riprendono li linee architettoniche della chiesa).
La chiesa della comunità passionista, oggi, appare ben diversa dalla sua fondazione visto che nel tempo è stata sottoposta a diverse modifiche ed opere di restauro: si ricorda, in particolare, quelle dirette dall'architetto Cino Mazzotta nel 1968 (anno in cui la comunità novolese accolse le venerate reliquie del fondatore San Paolo della Croce) che modificarono il presbiterio e l'altare centrale e la recentissima opera di restauro del 2005. In quell'occasione, oltre ad importanti opere di consolidamento statico, è stata cambiata l'intera area absidale e sostituito l'altare disegnato dal professor Valeriano Tondo e realizzato dal maestro novolese Franco Spedicato, il quale fu consacrato solennemente da S.E. Arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi il 20 ottobre 2005. In occasione dell'edizione 2006 dei festeggiamenti in onore di San Paolo della Croce la chiesa annessa al Convento dei Padri Passionisti di via Campi ha festeggiato il suo primo centenario.