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puntos de interés de Novoli

Iglesia de San Antonio Abad

Il corpo originarie della chiesa è anteriore al 1640, anno in cui fu demolita l'angusta fabbrica precedente, per erigerne una nuova grazie alle offerte dei fedeli novolesi;. Tale notizia si ricava dagli archivi della Prima Visita Pastorale di Mons. Luigi Pappacoda, il quale nella ricognizione canonica del 18 maggio 1640 registra la chiesa dedicata al santo Patrono di Novoli come un "olim sacellum, nunc ampliatum" (piccolo tempietto). La nuova chiesa (che poi risulta essere l'attuale, soggetta a parecchie modifiche ed ingrandimenti, oltre che ad opere di restauro negli ultimi anni) fu aperta al pubblico culto nel 1662. Lo stato attuale risale ad un periodo compreso a fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX: l'impianto a tre navate, per esempio, il coro innalzato su disegno di Vincenzo Politi, l'altare del Crocefisso, l'altare maggiore in marmo (fatto arrivare da Napoli dal duca Felice Carignani) e la statua in cartapesta di Sant'Antonio Abate (collocata nell'omonima nicchia all'interno del cappellone in fondo alla navata sinistra) sono frutto dei lavori di modifica conclusi nel 1885. La chiesa divenne parrocchiale il 26 febbraio 1931. La facciata della chiesa, preceduta da una scalinata con annesso piazzale, presenta uno stile neoclassico scandito da quattro paraste con capitelli dorici sovrastate da un timpano triangolare nel mezzo del quale è presente un orologio donato nel 1930 dal rettore Don Carlo Pellegrino. La porta d'ingresso mostra i battenti in bronzo istoriati dai Fratelli Lani, così come gli ingressi delle due navate laterali che sono più basse ed arretrate. Sul lato sinistro, in posizione arretrata rispetto alla facciata, infine, vi è l'alto campanile edificato nel 1937 dall'architetto Cino Mazzotta che riprendere, nella massima semplicità, le linee architettoniche della facciata.