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Iglesia de Nuestra Señora del Pan

Pare sia stata costruita agli inizi del XVII secolo in una località denominata "cuneddha" (dal nome del muretto su cui era affrescata l'immagine della Madonna), anche se ufficialmente è descritta per la prima volta nella Visita Pastorale del 1746. Proprio in quella occasione, infatti, si precisava la chiesa dedicata alla Vergine di Costantinopoli si presentava con una sola navata e tre altari, quello maggiore con una nicchia in pietra con l'immagine della Madonna di Costantinopoli disegnata sul muro e quelli laterali dedicati rispettivamente a San Marco e Sant'Agostino. Fu nel 1853 che la cappella della Madonna di Costantinopoli portò per la prima volta la denominazione "Maria Ss. del Pane", come evidenziato nei verbali della santa Visita Pastorale che riportavano anche "la necessità di registrare una relazione di tanti fatti prodigiosi scritta dal Rev. D. Vincenzo Tarantini". I fatti in questione si riferivano alla leggendaria apparizione della Vergine ad una popolana di nome Giovanna avvenuta nel 1707; la Madonna apparve a Giovanna proprio nella località dove fu eretta la cappella ("cuneddha"), per darle quel pane miracoloso che avrebbe debellato una mortale epidemia che imperversava allora nella comunità. Dalla fine dell'800, poi, il titolo Madonna del Pane comparve sempre più spesso, fino a diventare l'unico titolo della Santa Protettrice di Novoli; Fu Mons. Zola (nella S.Visita Pastorale del 1880) a ricordare che il clero di Novoli solennizzava la protettrice la terza domenica di luglio. All'interno della chiesa (in fondo alla navata sinistra) è presenta la statua della Vergine, opera dell'artista Luigi Guacci; il simulacro è accolto da un'edicola di marmo dal luglio del 1930, dopo che un incendio sviluppatosi dalla caduta di un cero (26 aprile 1929) distrusse la vecchia statua e danneggiò il tempio.