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Abadía de Pomposa

Storica abbazia del 1200 fondata dai Benedettini e splendidamente ristrutturata è una delle più importanti di tutto il Nord Italia. Interno della chiesa dell'abbazia Santa Maria Il nucleo più antico della basilica risale al VII-IX secolo; nel XI secolo venne allungata con l'aggiunta di due campate e dell'atrio, e venne aggiunto l'atrio ornato di fregi in cotto, oculi e scodelle maiolicate. L'interno della chiesa è a tre navate, divise da colonne romane e bizantine. Il prezioso pavimento di marmo in opus sectile risale a varie epoche (dal VI al XII sec.); sulle pareti affreschi trecenteschi di scuola bolognese, con storie dell'Antico Testamento, del Nuovo Testamento, dell'Apocalisse e, sulla controfacciata, una rappresentazione del Giudizio Universale. Nell'abside affreschi di Vitale da Bologna, raffiguranti Cristo con angeli e santi, Evangelisti, Dottori e Storie di Sant'Eustachio. Campanile Altissimo rispetto al resto dell'edificato (48 metri), il campanile è del 1063 in forme lombarde e ricorda quello, di circa 75 metri, dell'Abbazia di San Mercuriale nella non lontana Forlì. Grazie ad una lastra iscritta conosciamo il nome dell'architetto che progettò il campanile e ne diresse i lavori di costruzione: Deusdedit. Procedendo dalla base verso la sommità del campanile le finestre aumentano di numero e diventano più ampie seguendo una tendenza classica di quel periodo, che serviva ad alleggerire il peso della torre e a propagare meglio il suono delle campane. Monastero Restano la sala capitolare ornata di affreschi degli inizi del Trecento di un diretto scolaro di Giotto; il refettorio che ha sulla parete di fondo il più prezioso ciclo di affreschi dell'abbazia attribuito a un maestro riminese forse il Maestro di Tolentino. Notevole anche il palazzo della Ragione