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Palast Te
Palazzo Te fu costruito tra il 1525 il 1535 da Giulio Romano per volere di Federico II Gonzaga.
La celebre villa, destinata alle feste, ai ricevimenti e agli "ozi" del duca di Mantova, si ergeva su un isola in diretta contiguità col centro cittadino, denominata sin dal medioevo Tejeto, o Te. Le ipotesi più probabili fanno derivare il temine da tilietum (località di tigli) oppure dal celtico tezza fuso col latino atteggia, entrambi col significato di capanna.
Gli ambienti del Palazzo – le sale dei Cavalli, di Psiche, dei Giganti - i loggiati e l’appartamento del Giardino Segreto, insieme al cortile d’Onore e al giardino dell'Esedra rappresentano la più alta espressione dell'invenzione di Giulio Romano, grande architetto e pittore.
Il Palazzo è sede del Museo Civico. Nelle sale al piano superiore sono ospitate le collezioni permanenti: la donazione dell'editore Mondadori con i dipinti di Spadini e Zandomeneghi; la sezione permanente gonzaghesca di medaglie, monete, coni, pesi e misure dal Trecento al Settecento; la Raccolta egizia di Giuseppe Acerbi, composta da 500 pezzi e la collezione di Ugo Sissa, architetto e artista mantovano che a Baghdad raccolse numerosi pezzi di arte mesopotamica.
Nei periodi espositivi è possibile disporre di alcuni ambienti del Palazzo per convegni, presentazioni e attività di corporate hospitality.