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Wichtige Orte in Frasso Sabino

Grotta dei Massacci

La Grotta dei Massacci (ad Osteria Nuova – Comune di Frasso Sabino) costituisce uno dei più importanti monumenti d'età romana presenti in Sabina: è un grandioso monumento funerario costruito con enormi blocchi di calcare sovrapposti senza malta. L’edificio incorpora un imponente monumento funerario di epoca romana risalente al II secolo, il più rilevante del territorio sabino, realizzato in opera quadrata con grossi blocchi di travertino locale. Conosciuto come Grotta dei Massacci, il sepolcro è stato attribuito alla ricca e potente famiglia dei Brutti Presentes, importanti proprietari terrieri della zona. L’antico monumento è visibile solo sul lato meridionale, ove si scorge un tratto dell’antico muro per una lunghezza di circa 7 metri e per un’altezza massima di circa 9 metri. Alla camera funeraria, un ambiente quadrato coperto da volta a crociera, si accede attraverso un lungo corridoio coperto da blocchi megalitici di travertino, che formavano una volta a sesto molto ribassato. Nelle pareti si aprono quattro nicchie che ospitavano sarcofagi; il pavimento in terra e ciottoli di fiume risale probabilmente al XIX secolo. L'ingresso era sul lato opposto della Salaria ed alla camera funeraria, che era inglobata da un tamburo realizzato in opera cementizia rivestito da lastre di travertino, si accedeva per mezzo di un dromos lungo 7,86 m, largo 2,2 m ed alto 2 m, coperto da immensi blocchi megalitici, lunghi fino a circa 3,8 m, intagliati ad incavo nella parte inferiore in modo tale da formare una leggera volta. La camera è costituita da un ambiente grosso modo quadrato di circa 7 metri di lato con un'altezza massima della volta a crociera di 4,8 m. Nelle pareti si aprono tre nicchie rettangolari, in quella di sinistra si apre un pozzo di origine medievale, probabilmente destinate ad ospitare sarcofagi. Il tipo della cella funeraria fa datare questo imponente sepolcro al II secolo d.C., probabilmente in connessione con la potente famiglia dei Brutti Praesentes. Recenti indagini hanno rilevato un basamento di forma quadrata di 30 x 30 metri, realizzato anch’esso in grossi blocchi dello stesso materiale, che poggiano su di una platea in conglomerato cementizio. Ad oggi le indagini non hanno ancora specificato quale tipo di copertura fosse stata utilizzata. L’area circostante, corrispondente al territorio di Frasso Sabino, Poggio Moiano e Scandriglia, faceva parte dell’ampio territorio del municipio di Trebula Mutuesca (Monteleone Sabino) che, come abbiamo visto, godette nel periodo compreso tra il regno di Adriano e quello di Antonino Pio di particolare splendore. La zona conserva ovunque memoria del suo passato: in prossimità della grotta vi era l’antico abitato di Vicus Novus, di cui rimane testimonianza nel cospicuo materiale archeologico rinvenuto: colonne, capitelli, frammenti architettonici, mosaici, ecc.