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Le migliori macchinette per l'espresso e il cappuccino

Le migliori macchinette per l'espresso e il cappuccino

L'importanza di servire un espresso o un cappuccino a regola d'arte nella colazione di un B&B.

L'aroma di un caffè caldo appena preparato. E il risveglio, anche fuori casa, prende già la giusta piega, si fa subito più dolce, accogliente e instilla quella carica iniziale di cui si ha bisogno per “accendersi”. Far cominciare bene la giornata ai propri clienti è nell'abc di ogni struttura ricettiva.

Omen nomen, in uno dei due servizi di punta di un B&B, che oltre a un buon letto e riposo deve offrire una colazione impeccabile e, perché no, memorabile, preparare un espresso o un cappuccino a regola d'arte diventa il quid su cui giocarsi l'indice di gradimento degli ospiti.

Il caffè, re indiscusso della colazione all'italiana, spesso in abbinata al cornetto, al giorno d'oggi può essere servito in vari modi. I più tradizionalisti, anche nei bed and breakfast, preferiscono l'intramontabile moka. Una scelta che può essere dettata da ragioni di risparmio economico, per via del minor costo della materia prima sfusa e non monoporzionata. Altro aspetto, la crescente sensibilità ecologica e le relative buone pratiche che si stanno diffondendo anche in Italia, per cui si cerca di ridurre a monte l'inquinamento e l'impatto ambientale della propria attività, grande o piccola che sia, come in un B&B, producendo meno rifiuti. E la moka, in quest'ottica, è decisamente più green delle macchinette che funzionano con capsule non compostabili. Una scelta più sostenibile, insomma. Ma non solo. Servire il caffè con la moka resta anche una questione di stile. Dal sapore retrò, “vintage”, si potrebbe azzardare con un termine ormai inflazionato. O, per dirla con le parole degli stessi iscritti al nostro portale: “Uso la moka perché sa più ‘di casa'”. E ancora: “Moka perché è una tradizione italiana”.

Le migliori macchinette per l'espresso e il cappuccino - Foto 1

In un sondaggio che abbiamo recentemente somministrato, su un campione di gestori di bed and breakfast provenienti da tutta Italia, il 22,8% ha risposto di utilizzare unicamente la moka per servire la colazione ai propri clienti. E il restante 80% circa? Quasi 4 operatori del settore su 5 dichiarano di ricorrere alle ormai sempre più gettonate macchinette. Le preferite? Ad andare per la maggiore c'è il marchio Lavazza (18% degli intervistati), seguito da DeLonghi (15,8%) e a stretto giro da Nespresso (15,2%). Con un forte distacco, si piazzano Saeco, Diesse Frog e Gaggia, che totalizzano un 5% circa di preferenze ciascuno del nostro panel. Percentuali più irrisorie vanno a marchi più “professionali” come Lelit, Pavoni, Spinel e Cimbali, probabilmente di fascia troppo alta per un B&B.

Dici macchinetta e si apre un mondo di opzioni. Manuali, automatiche, quelle in cui si usa il caffè in chicchi, quelle con il caffè in polvere, con le cialde o con le capsule, compostabili o meno. La domanda allora nasce spontanea: quali le migliori macchinette per servire anche in un bed and breakfast un buon espresso o cappuccino? Ovviamente la risposta non può essere assoluta e categorica, ma relativa alla tipologia di struttura che si gestisce, alle sue dimensioni, al numero di ospiti che può contenere, alla tipologia e paese di provenienza dei clienti, allo spazio dedicato alla colazione e alle modalità in cui si serve. Nonché, come già accennato, al budget a disposizione, allo stile del B&B e alla sensibilità alle tematiche ambientali di chi lo conduce.

Per puristi e intenditori, le macchine che partono dai chicchi che vengono macinati al momento dell'erogazione rappresentano la soluzione top. Solitamente hanno un prezzo di acquisto più elevato e sono di dimensioni maggiori rispetto all'alternativa a capsule o cialde. Il grande vantaggio sarà legato all'alta qualità del caffè erogato, nonché al fatto che si produce uno scarto interamente compostabile e che, usando il caffè in grani, un risparmio comunque c'è, rispetto all'equivalente della stessa marca già in polvere e monodose. In molti, tra i nostri iscritti che hanno partecipato al sondaggio, hanno promosso a pieni voti le macchinette automatiche che macinano i chicchi al momento, “La soluzione più economica come costo di un caffè”, anche per via dell'accessorio incorporato che consente di montare il latte per creare dei cappuccini come al bar: “Macina all'istante il caffè, quindi l'aroma resta davvero integro. Ottimi cappuccini. Con la giusta e semplice manutenzione dura una vita. La prima ragione per cui l'ho scelta è che non produce rifiuti da buttare nell'indifferenziata. No plastica no inquinamento”. In tanti consigliano la DeLonghi, per questo motivo. Oppure, altra fetta consistente di gestori, utilizza l'automatica della Lavazza tramite la formula del comodato d'uso coi fornitori di caffè: “Forse spendo un po' di più per il caffè, ma se la macchina si rompe (e facendone tanti prima o poi accade) me la sostituiscono nel giro di 24 ore”. Per molti, la velocità dell'assistenza in caso di guasti o problemi è considerata un plus. Un punto in comune tra chi sceglie questa tipologia di macchina: la quantità considerevole di caffè serviti quotidianamente.

Una alternativa sono le macchine a capsule: solitamente facili da usare, che non richiedono particolare perizia. Le dosi così confezionate conservano le proprietà del caffè, impedendogli di entrare a contatto con l'aria, motivo per cui la qualità dell'espresso ottenuto è generalmente alta. Anche con questa tipologia di macchina esiste la formula del comodato d'uso (non si paga il macchinario ma solo le capsule), con il vantaggio dell'assistenza in caso di problemi. Tasto dolente l'impatto ambientale delle monodosi che, se non compostabili, e se non si ha voglia di aprirle una ad una manualmente per differenziarle, devono finire nel rifiuto secco. Altro neo il fatto che spesso con la scelta della macchina si è vincolati a una tipologia di capsule “compatibili” che utilizzano lo stesso sistema. Infine, e non un dettaglio trascurabile in un'attività che deve far quadrare i conti: è in generale il metodo più caro per fare il caffè. Ci sono anche gestori che ricorrono al sistema “misto”: macchina automatica con caffè in grani nella sala colazioni dove il servizio viene fatto dal personale, macchine invece compatte e quindi più pratiche con capsule monodose a disposizione del cliente nelle camere.

Le migliori macchinette per l'espresso e il cappuccino - Foto 2

Altra opzione, le macchine che utilizzano le cialde: solitamente hanno dei costi di acquisto più bassi, sono universali e quindi interscambiabili con tutte le marche che usano questo sistema. Il caffè, confezionato in dosi in cellulosa compostabile simile alle bustine del tè (quindi eco-friendly), venendo a contatto con l'aria avrà una qualità finale inferiore al suo omologo in grani o capsule.

Non bisogna poi dimenticare che, per chi deve soddisfare i gusti e le esigenze di una clientela cosmopolita, risulta indispensabile la macchina per il caffè all'americana: “Noi usiamo la macchina per caffè filtro (ma con miscela rigorosamente italiana di Arabica) vista la preponderanza di ospiti dal Nord Europa”, ci scrive un gestore di B&B. E ancora: “Macchina per caffè americano lavorando quasi esclusivamente con stranieri”.

Per preparare il cappuccino, c'è chi usa il getto di vapore integrato nella macchinetta automatica (presente sia nei modelli che usano caffè in grani che in certi con capsule), chi invece usa un montalatte/schiumatore a parte. Fondamentale è la materia prima: scegliere un buon latte, meglio se intero, è il primo segreto per un cappuccino a regola d'arte. Così sì che la giornata può cominciare col piede giusto.